domenica 17 novembre 2013

Arriva la cometa Ison


                             Appassionati di tutto il mondo in attesa di quella
                                    che potrebbe diventare  la cometa del secolo.

La cometa Ison fotografata dal Telescopio Spaziale
Le comete, protagoniste di improvvise ed inaspettate apparizioni sono astri affascinanti, caratterizzati proprio dall’imprevedibilità del loro comportamento. È molto difficile  infatti riuscire a prevedere la loro luminosità; spesso accade comete che dovevano essere molto luminose si sono poi rivelate deludenti, e vice versa. La cometa Ison non fa eccezione; scoperta quando si trovava a metà strada tra l’orbita di Giove e quella di Saturno, aveva una luminosità tale da far supporre agli astronomi di tutto il mondo di essere in attesa della cometa del secolo. Attualmente la Cometa Ison ha un po’ deluso le aspettative, ma nel periodo da fine novembre alla prima decade di dicembre, quando passerà in prossimità del Sole, potrebbe davvero offrire un grande spettacolo.
Ma cos'è esattamente una cometa? Sostanzialmente una “ palla di neve sporca”.
 











Questa definizione fu coniata alla fine degli anni quaranta, quando venne data la corretta interpretazione di questi astri, confermata soltanto a seguito dell’incontro ravvicinato, nel 1986, della sonda Giotto con la cometa di Halley. Di fatto le comete sono appunto costituite in prevalenza da ghiaccio frammisto a polvere, ricca di carbonio. Provenienti dai confini esterni del Sistema Solare, dove le temperature sono estremamente basse, questi oggetti celesti rappresentano i residui della formazione del sistema stesso avvenuta 4.6 miliardi di anni fa. Congelate dall’epoca della loro formazione, può accadere che a causa di qualche perturbazione gravitazionale inizino a percorrere un ‘orbita diretta verso l’interno del Sistema Solare.
La celebre cometa West del 1976
Avvicinandosi al Sole il ghiaccio sublima e la cometa si attiva, sviluppando un guscio di gas ( chioma) che in alcuni casi può generare una ” coda “ spettacolare; comete delle dimensioni di pochi kilometri di diametro possono avere code lunghe anche  centinaia di milioni di Km. La polvere interstellare, residuo della morte di stelle più antiche, svolge nello spazio un’azione “ catalizzatrice”, su cui idrogeno ed ossigeno possono depositarsi e legarsi tra loro, formando acqua e, col carbonio stesso,  altre molecole più complesse.  In esse sono quindi presenti gli elementi fondamentali per la vita quale noi la conosciamo, ed infatti si ritiene che proprio le comete, all’epoca della formazione della Terra, fossero  responsabili della creazione degli oceani terrestri, arricchendo d’acqua un pianeta allora arido.

Da dove provengono? Un viaggio lunghissimo attraverso il Sistema Solare
Rappresentazione della Nube di Oort




 Oltre l’orbita di Nettuno si estende una regione detta fascia di Kuiper, popolata da corpi minori; pianeti “ nani” delle dimensioni di Plutone , da  asteroidi e, sopratutto, comete. Questi corpi orbitano sullo stesso piano degli altri pianeti: la fascia di Kupier si estende da 30 a 50 Unità Astronomiche ( 1 unità astronomica = 150.000.000 Km; pari alla distanza Terra-Sole). Esiste però una zona ancora più remota detta Nube di Oort, le cui dimensioni, tutt'ora incerte, prevedono una estensione  da 20.000 a 100.000 Unità Astronomiche, più o meno la metà della distanza che separa il Sole dalla stella più vicina, Proxima Centauri. Questo enorme inviluppo sferico sarebbe popolato da una miriade di comete; si pensa che la cometa Ison provenga da questi estremi confini del Sistema Solare.

Una cometa Sungrazing
 

Vengono così definite le comete la cui orbita le porta a transitare molto vicine al Sole. La Cometa Ison infatti si troverà a “ sfiorare” la nostra stella ad una distanza di circa 1,8 milioni  di kilometri. 

Il 30 novembre, se sopravviverà al “ giro di boa” attorno al Sole, la cometa potrebbe “accendersi” ed essere visibile, nelle ore del passaggio ravvicinato, addirittura in pieno giorno . Non ci sono però certezze; le dimensioni del nucleo della cometa sono stimate in ragione di 2-3 km di diametro; comete così piccole sono piuttosto “ fragili”; la Ison potrebbe anche soccombere all’incontro  ravvicinato con la nostra stella.



Come e dove cercare la Cometa?


Posizione della Cometa Ison nel mese di novembre, simulazione
con software Perseus
Già nel corso mese di novembre, la cometa potrebbe essere visibile anche con un semplice binocolo all’alba, guardando in direzione est, a patto di osservare sotto un cielo limpido, possibilmente lontano dalle luci cittadine. Verso fine mese la cometa inizierà ad aumentare la sua luminosità, ma contemporaneamente si avvicinerà al Sole. Dopo il passaggio ravvicinato del 28 novembre,  la si potrà osservare allontanarsi progressivamente dal Sole, migliorando la visibilità. Se svilupperà una coda cospicua, in teoria sarebbe possibile anche osservarla subito dopo il tramonto ad ovest e poco prima dell’alba, ad est. E se non si vedrà nulla? La possibilità esiste, ma come bene sanno gli appassionati di astronomia, non ci sono certezze. Come nello sport, è ovviamente bello vincere, ma se si avesse la certezza matematica di vincere sempre e senza sforzo, la vittoria, a lungo andare, perderebbe interesse. Questa volta in gioco c‘è la possibilità di osservare un evento eccezionale; una partita che vale la pena giocare. 

sabato 25 maggio 2013


Spesso mi capita di assistere a discussioni, a volte  scherzose, in cui si contrappongono osservatori visualisti puri ed astrofotografi. Io mi considero un  visualista "ammalato" di astrofotografia; già, perché a mio avviso, l'astrofotografia e' una malattia piuttosto pericolosa, dalla quale e' praticamente impossibile guarire.
E’ ciò che dico sempre ai neofiti che mi chiedono consigli su quale strumento acquistare per avvicinarsi all'esplorazione del cielo, magari pensando anche alla possibilità si scattare qualche foto..
Non sempre servono attrezzature particolari
 per fotografare il cielo;
si possono ottenere effetti interessanti semplicemente
con macchina fotografica dotata di cavalletto. 

Imbarcarsi nell'astrofotografia; i contro:

Cosa  c’è di più difficile della fotografia astronomica?  Mi viene in mente, per complessità dell' attrezzatura e bagaglio tecnico necessari, solo la  fotografia subacquea, e tutti  quei tipi di fotografia che si accompagnano  alle discipline di sport estremo.
 
Le nebulose Lagune e Trifida, fotografate su pellicola ,
con telescopio diametro 80mm e  400 mm di focale.

Nel caso della fotografia astronomica, manca la componente di rischio, caratteristiche di queste discipline, anche se   qualcuno poterebbe obiettare che starsene in montagna di notte, magari a 15 gradi sotto zero, non sia proprio prudente. In effetti un volta mi capitò, mentre ero impegnato a fotografare una galassia, di sentire il rumore di un  animale al galoppo dietro di me..
Mi tranquillizzò l’amico Isaac, che ha un ottimo rapporto con gli animali (anche troppo a volte).
Si trattava di un cinghiale, che correva su una collina vicina, ma fortunatamente non nella nostra  direzione.  Tutto andò bene anche se, da quella volta , lascio la scaletta del camper abbassata...

Le difficoltà maggiori risiedono principalmente  nell'aumento esponenziale dei costi.
Un telescopio che può dare grandi soddisfazioni nell'osservazione del cielo, se impiegato nel campo astrofotografico necessita di una serie di dispositivi, in particolare modo la montatura, che devono funzionare in modo estremamente preciso, così come preciso deve essere l’allineamento al polo celeste. Tutto questo comporta un aumento di costi, pesi , ingombri e tempo  per  montare tutto il necessario, mentre l’amico visualista di fianco a voi, magari dotato di un semplicissimo telescopio Dobson, si diletta nell'osservazione del cielo già cinque minuti dopo l’arrivo sul luogo d’osservazione.  

Le comete, oggetti elusivi quanto affascinanti,
sono tra gli oggetti  celesti più "fotogenici"

Perché  quindi diventare astrofotografi?
Ogni fotografia astronomica, se corredata dei dati tecnici, data ed ora della ripresa, di fatto è un documento scientifico, che potrà essere archiviato e che  documenta una situazione presente all'atto della ripresa stessa. La fotografia astronomica, anche a livello amatoriale, può essere anche impiegata in lavori di ricerca e studio degli oggetti celesti, se si ha l’assiduità di impegnarsi in  progetti di ricerca che spesso  sono  alla portata degli astro fotografi più esperti. Nel campo dell’osservazione dei pianeti, l’utilizzo delle web cam ha di fatto surclassato l’osservazione visuale; non si tratta solo di belle immagini; nelle riprese con web cam dedicate ad uso astronomico, il risultato e’ assai superiore a ciò che è possibile osservare visualmente.
Giove ripreso in tricromia nell'autunno 2012, con telescopio
Sky Watcher Mak Newton 190
e web cam dedicata ad uso astronomico
Chi si avvicina all'astronomia perché già appassionato di fotografia, generalmente è attratto dalla spettacolarità e bellezza che è presente delle immagini degli oggetti celesti. La componente di soddisfazione personale, nel conseguimento di un buon risultato non è da sottovalutare, anche se spesso diventa una ricerca ossessiva nel realizzare immagini sempre migliori, la “ malattia” che citavo prima.
Malattia che mi affligge da sempre, anche se ultimamente gli impegni del Circolo Astrofili Trezzano mi lasciano meno tempo per questa attività. Personalmente ritengo che l’astrofotografia sia un potente mezzo di divulgazione; mi è servita per mostrare la bellezza del cielo stellato ed attirare la curiosità di chi non ha mai avuto il tempo, o l’occasione, di  alzare lo sguardo verso il cielo, quel cielo che mi ha stregato sin da bambino. Forse il miglior risultato che abbia ottenuto con le mie non eccelse immagini, è proprio questo.
La Luna, primo tra i bersagli degli astro imagers.
Immagine realizzata con web cam Imaging Source,
al fuoco di un rifrattore Vixen da 140mm

Visualista o astrofotografo  quindi? Le due anime sono entrambi presenti, credo che l’osservazione completi l’astrofotografia e vice versa. La fotografia riesce a cogliere particolari che  l’occhio umano, pur nella sua perfezione, non può rilevare. Quando però l’osservazione è alla portata dei nostri occhi, l’emozione supera qualunque astrofotografia. Vince l’amore per quella scienza meravigliosa che è appunto l’astronomia, e ci si può sorprendere, dopo aver scandagliato il cielo con telescopi sempre più grandi, e sistemi di ripresa alquanto complessi, nell'ammirare la Luna piena con un semplice binocolo…  
Norberto Milani, Circolo Astrofili Trezzano.

martedì 21 maggio 2013

Sky Prodigy Celestron, la gamma di telescopi completamente automatici


Il mercato dei telescopi si evolve nella direzione dei telescopi completamente automatici, ed i costi iniziano a scendere.
Anche se personalmente credo che valga la pena imparare a conoscere il cielo stellato, oggi ci si può affidare completamente agli automatismi.. la nobile arte della spada dovrà cedere il passo alla potenza delle armi da fuoco? Temo che sarà così. Lo sky Prodigy MAK 90 ( come  gli altri strumenti di questa serie) necessita solo di premere il tasto d'accensione..mentre vi bevete un caffè, computer e web cam integrata fanno il resto.. questo è l'innovativo sistema Star Sense, che permette al telescopio di sapere dove si trova e che ore sono, semplicemente riprendendo tre immagini del cielo con la telecamere integrata.
Questa la strada tracciata, e a giudizio degli esperti del settore, inevitabile. Se servirà a rendere fruibile il cielo ad un pubblico più vasto, ben venga il progresso tecnologico!
Io vecchio astrofilio, continuerò a scandagliare il cielo con il binocolo, per trovare la strada degli oggetti celesti.. 
Norberto Milani

domenica 19 maggio 2013

Il cielo di Ca' Del Monte...cosi bello, quando e' bello..


Lascia l'amaro in bocca l'ultima osservazione del cielo organizzata dal Circolo Astrofili Trezzano, associazione di divulgazione astronomica che opera in collaborazione con gli Amici Del Cielo Di Barzago e il Circolo Astrofili Milano. Le previsioni facevano ben sperare  e così, armati di strumenti ed entusiasmo, ci siamo recati all'Agriturismo Ca' Del Monte, località nei pressi di Cecima, nell'oltrepò Pavese. Il sito offre una visibilità di 360 gradi, posto sulle colline costeggiate ad est dalla ss 461 Del Penice, ed e' noto anche per gli appassionati di parapendio. 
Il cielo sereno del tardo pomeriggio promette una nottata proficua, mentre visitiamo l'Osservatorio 
del Circolo Tethis di Voghera, che sorge a poche centinaia di metri dalla struttura dell'agriturismo.
Qui' il presidente del Circolo Tethis ci ha accolti; purtroppo non abbiamo potuto visitare l'interno, occupato da un altro gruppo, ma abbiamo potuto osservare il Sole con un telescopio solare Coronado; l'attività solare attualmente è notevole  ed è stato possibile ammirare diverse protuberanze. 

 L'osservazione del Sole presso l'osservatorio 

La vista dalle cupole dell'osservatorio
Terminata la passeggiata e conclusa parte " gastronomica" della serata, eccoci in procinto di ammirare la volta celeste con il cielo che, nel corso della serata darà spettacolo, anche se in modo che non prevedevamo. Eravamo davvero ben attrezzati questa volta, con due strumenti del Circolo Astrofili Trezzano, un rifrattore da 102mm ed un Dobson Sky Watcher da 300mm, con il quale si voleva tentare una  cavalcata nell'ammasso della Vergine, più altri strumenti, tra cui un altro Dobson dell'amico Dino Pezzella del GAC.
Ma già in prima serata, nuvole minacciose si mostrano all'orizzonte, illuminate da lampi che, sebbene spettacolari, non sono molto confortanti riguardo l'esito della serata. Solo pochi gli oggetti celesti che riusciamo ad osservare; lo spettacolare ammasso globulare, M13, risolto in stelle ed osservato a 250x; la galassia Sombrero, che mostra agevolmente la banda di polveri equatoriale, ed alcune nebulose planetarie; degna di nota il " Fantasma di Giove", bella nebulosa planetaria nell'Idra.. ma ecco che sul più bello il cielo si copre completamente, mentre ad ovest la notte da  spettacolo, con l'aumento di fulmini e saette che squarciano le tenebre. 



La struttura dell'agriturismo Ca' Del Monte
Costretti a smontare gli strumenti, ci attardiamo ad ammirare la danza dei fulmini... ma verso mezzanotte dobbiamo battere in ritirata. L'appuntamento con le galassie  gli altri oggetti celesti, per questa volta, e rimandato.
Norberto Milani, CAT- Circolo Astrofili Trezzano ( www.astrofilitrezzano.it )

Terminata la cena.. sereno! Non durerà.
 ( Immagine  di Isaac Genah)




Il CAT deve battere in ritirata dinnanzi alla furia degli elementi
Isaac Genah riprende  questa immagine
appoggiando la fotocamera sul tetto dell'auto